Categoria: Penne-calcio Scritto da Redazione

penne2020Trasferta dura ma ricca di fascino quella che attende i biancorossi domenica allo Stadio "Dei Marsi" di Avezzano sede scelta dall'Angizia Luco per ospitare l'importante sfida valida per la quattordicesima di campionato. Si ripropone così un classico del calcio dilettantistico abruzzese, tra due squadre che si sono a lungo affrontate in Eccellenza ed Interregionale, con i marsicani capaci negli anni ottanta di spingersi fino al professionismo, con ben tre stagioni disputate in C2.

Ormai prossima anch'essa alle celebrazioni del Centenario essendo la società luchese ufficialmente nata nel 1925, la società del neo-presidente Domenico Covone mancava dalla ribalta del massimo torneo dilettantistico abruzzese ormai da sette stagioni, anni in cui i marsicani sono stati costretti anche a disputare in un'occasione il torneo di Prima Categoria.

Da sempre ai massimi livelli del calcio regionale, i marsicani conobbero il loro periodo d'oro nella prima metà anni ottanta: alla prima storica promozione in Interregionale (1981-82) seguì subito un'amara retrocessione, riscattata poi con gli interessi: tornati immediatamente nel torneo Interregionale, la prima stagione sarà subito trionfo (1984-85) quando la matricola biancazzurra riuscirà sorprendentemente a bruciare squadroni del calibro di Bisceglie, Manfredonia e Lanciano centrando lostorico approdo tra i professionisti. In tre stagioni (dal 1985 al 1988) i luchesi ben figureranno persino in C2 con un ottavo ed un decimo posto nelle prime due stagioni cui seguì poi la retrocessione la stagione successiva.

Angizia che ha calcato i campi dell'Interregionale per l'ultima volta al termine del torneo stagione 1998-99 da cui seguì un rapido ed inevitabile declino. L'ultimo grande trionfo risale invece alla stagione 1996-97 quando i biancazzurri vinceranno il campionato di Eccellenza e la Coppa Italia superando in finale proprio il Penne appena reduce dalla retrocessione dopo la lunga militanza in Interregionale.

Corsi e ricorsi storici inevitabili insomma tra due nobili del calcio abruzzese che tornano così ad affrontarsi dopo tanti anni, esattamente nove, nel massimo torneo dilettantistico abruzzese.

I biancorossi saliranno dunque al "Dei Marsi" di Avezzano con l'obiettivo di risalire la china dopo le quattro gare consecutive senza vittorie che hanno fatto perdere terreno in classifica rispetto alle zone nobili. Una gara difficile da affrontare che si disputerà su un impianto storico come quello avezzanese: l'altrettanto storico impianto di Luco dei Marsi infatti, è al momento sprovvisto di regolare agibilità rendendo così necessario lo spostamento in sede idonea.

L'avvio di campionato dei marsicani è stato travagliato in estate con il passaggio di consegne societarie tra l'ex presidente Favoriti e l'attuale Domenico Covone noto imprenditore del posto; a lungo si era paventata l'ipotesi di una non-iscrizione ma il successivo termine di una settimana in deroga concesso dalla Federazione ha permesso ai marsicani di completare il passaggio delle quote e la susseguente costituzione di un polo societario valido che malgrado il ritardo di programmazione ha saputo allestire una squadra di tutto rispetto per la categoria.

Dopo un avvio timido l'Angizia Luco ha collezionato ben quattro successi consecutivi, di cui due consecutivi nelle trasferte di Sambuceto e Nereto. Una squadra che segna poco ma che subisce altrettanto meno, specie nelle ultime gare dove (Acqua e Sapone a parte) è stata decisiva una fiammata per chiudere l'incontro.

Dal punto di vista dei nomi diversi sono i giocatori conosciuti ed esperti per la categoria. In difesa su tutti spicca capitan Venditti, sulla fascia l'estro di Renato Albertazzi, ex Avezzano e Paterno, elemento di spicco per la categoria. Ben assortita anche la coppia d'attacco composta dall'ex Amiternina Nicola Santirocco e da Nicola Guerra vecchia conoscenza di mister Iodice per averlo avuto la scorsa stagione a Capistrello.

Una gara dura, in cui i biancorossi dovranno dare il meglio per venirne a capo e portare a casa un risultato che potrebbe dare grossi stimoli morali oltre che ovvi ed evidenti riflessi positivi in classifica.